EATING ATTITUDE TEST 26 -EAT-26 (Garner d., 1999)
Scopri quanto è alto il rischio che tu possa contrarre un Disturbo del Comportamento Alimentare.
Da più di vent’anni l’Eating Attitude Test ha dimostrato di essere uno strumento efficace per lo screening di popolazioni ad alto rischio.
La recente aggiunta all’EAT di una serie di domande comportamentali specifiche per i DCA, può migliorare ulteriormente la capacità del test di evidenziare quadri clinici di disturbi alimentari, ma anche senza arrivare a questo, l’EAT, resta comunque un validissimo test per evidenziare il livello di preoccupazione che un individuo manifesta nei riguardi del proprio peso e del proprio aspetto fisico.
Domande Comportamentali
Per rispondere alle seguenti domande, metti evidenzia la definizione che ti sembra più adeguata a descrivere il tuo caso scegliendo una delle seguenti risposte:
Mai / Da una fino a diverse volte al mese / Una volta alla settimana / Da due a sei volte alla settimana / Una volta al giorno / Più di una volta al giorno
Negli ultimi tre mesi ti è capitato di avere uno dei seguenti comportamenti?
Test EAT-26
Inserisci una risposta per ogni domanda scegliendo tra:
Sempre / Di solito / Spesso / Talvolta / Raramente / Mai
La siglatura del test viene così calcolata:
per le prime 25 domande devi assegnare i seguenti punteggi alle risposte:
Sempre………….3 punti
Di solito………..2 punti
Spesso…………..1 punto
Talvolta…………0 punti
Raramente……..0 punti
Mai………………0 punti
per l’ultima domanda invece, (domanda 26) devi assegnare i seguenti punteggi alle risposte:
Sempre………0 punti
Di solito…… 0 punti
Spesso ……… 0 punti
Talvolta…… 1 punto
Raramente… 2 punti
Mai……………3 punti
Il punteggio totale del test si ottiene sommando i punteggi ottenuti nelle singole domande.
Nota: In questa edizione dell’EAT-26, l’ordine delle domande 25 e 26 è stato cambiato rispetto all’edizione originale dell’EAT-26, pubblicato da Garner et. al nel 1982; la domanda che era prima la numero 25 è oggi divenuta la numero 26 (l’ultima) del questionario. Questo è stato fatto allo scopo di semplificare il calcolo del punteggio.
Da più di vent’anni l’Eating Attitude Test ha dimostrato di essere uno strumento efficace per lo screening di popolazioni ad alto rischio.
La recente aggiunta all’EAT di una serie di domande comportamentali specifiche per i DCA, può migliorare ulteriormente la capacità del test di evidenziare quadri clinici di disturbi alimentari, ma anche senza arrivare a questo, l’EAT, resta comunque un validissimo test per evidenziare il livello di preoccupazione che un individuo manifesta nei riguardi del proprio peso e del proprio aspetto fisico.
Domande Comportamentali
Per rispondere alle seguenti domande, metti evidenzia la definizione che ti sembra più adeguata a descrivere il tuo caso scegliendo una delle seguenti risposte:
Mai / Da una fino a diverse volte al mese / Una volta alla settimana / Da due a sei volte alla settimana / Una volta al giorno / Più di una volta al giorno
Negli ultimi tre mesi ti è capitato di avere uno dei seguenti comportamenti?
- Avere delle abbuffate, cioè mangiare molto più di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in circostanze simili, con in più la sensazione di non riuscire a fermarti una volta che avevi cominciato?
- Indurti il vomito allo scopo di controllare il tuo peso o le tue forme corporee?
- Fare uso di lassativi per controllare il tuo peso o le tue forme corporee?
- Essere in cura a causa di un disturbo dell’alimentazione?
- Pensare o tentare di suicidarti?
Test EAT-26
Inserisci una risposta per ogni domanda scegliendo tra:
Sempre / Di solito / Spesso / Talvolta / Raramente / Mai
La siglatura del test viene così calcolata:
per le prime 25 domande devi assegnare i seguenti punteggi alle risposte:
Sempre………….3 punti
Di solito………..2 punti
Spesso…………..1 punto
Talvolta…………0 punti
Raramente……..0 punti
Mai………………0 punti
per l’ultima domanda invece, (domanda 26) devi assegnare i seguenti punteggi alle risposte:
Sempre………0 punti
Di solito…… 0 punti
Spesso ……… 0 punti
Talvolta…… 1 punto
Raramente… 2 punti
Mai……………3 punti
- Ho una terribile paura di ingrassare
- Evito di mangiare quando ho fame
- Penso al cibo con preoccupazione
- Mi è capitato di mangiare con enorme voracità e di non riuscire a fermarmi
- Ho l’abitudine di sminuzzare il cibo
- Presto molta attenzione al contenuto calorico dei cibi che mangio
- Tendo ad evitare i cibi con elevato contenuto di carboidrati (Pane, Pasta, Riso, Patate, Dolci)
- Ho la sensazione che gli altri vorrebbero che mangiassi di più
- Dopo mangiato mi capita di vomitare
- Mi sento estremamente in colpa dopo che ho mangiato
- Sento un forte desiderio di essere più magra
- Quando faccio ginnastica penso a quante calorie sto bruciando
- Gli altri mi vedono troppo magra
- Sono preoccupata al pensiero di avere del grasso sul mio corpo
- Quando mangio impiego più tempo degli altri per finire il pasto
- Evito i cibi che contengono zuccheri
- Mangio cibi dietetici
- Sento che il cibo controlla la mia vita
- Mi piace mostrare auto-controllo sul cibo e dominare la fame
- Gli altri fanno pressione su di me perchè io mangi di più
- Dedico al cibo troppo tempo e troppi pensieri
- Mi sento a disagio dopo aver mangiato dei dolci
- Tendo a seguire delle diete
- Mi piace quando sento che il mio stomaco è vuoto
- Provo l’impulso di vomitare dopo avere mangiato
- Mi piace provare cibi nuovi ed elaborati
Il punteggio totale del test si ottiene sommando i punteggi ottenuti nelle singole domande.
Nota: In questa edizione dell’EAT-26, l’ordine delle domande 25 e 26 è stato cambiato rispetto all’edizione originale dell’EAT-26, pubblicato da Garner et. al nel 1982; la domanda che era prima la numero 25 è oggi divenuta la numero 26 (l’ultima) del questionario. Questo è stato fatto allo scopo di semplificare il calcolo del punteggio.
RISULTATI
I criteri da usarsi per decidere se necessiti di ulteriori approfondimenti o terapie sono i seguenti (almeno uno deve essere presente):
Leggi anche la sezione dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA)
- Un punteggio uguale o superiore a 20nell’EAT-26 (Se il punteggio che hai ottenuto al test è superiore o uguale a 20 è importante contattere uno specialista nei disturbi dell’alimentazione per un’accurata valutazione diagnostica).
- Almeno una risposta affermativa ad almeno una delle cinque domande comportamentali
- Un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 18(vedere al riguardo la tabella)
- Il fatto che tu abbia la sensazione di avere un qualche problema col cibo e richieda quindi spontaneamente una consulenza specialistica.
Leggi anche la sezione dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA)